Adesso che siete finalmente a casa tutti e tre sani e salvi puoi tirare un bel sospiro di sollievo, il peggio è passato!!!
Oppure No?
Questi nove mesi sono stati lunghi, estenuanti, pieni di emozioni e adesso che hai tra le braccia il tuo bambino ancora non ti sembra vero.
Eppure eccolo lì che ti fissa con i suoi occhi profondi che sembrano venire da un altro mondo e tu devi trattenere il respiro per un attimo sopraffatta da quella enorme responsabilità, da ciò che è ancora sconosciuto e immenso allo stesso tempo, il compito di essere madre.
Con questo bambino tra le braccia ed il cuore in gola ti chiedi improvvisamente:
Ed io ora che ci devo fare?
Come faccio a prendermene cura?
Oppure ti senti in colpa perché non provi quella gioia inaudita che avevi immaginato, anzi ti senti anche un po’ depressa, inadeguata. Ti hanno detto che una volta nato avresti saputo cosa fare, che ti sarebbe bastato uno sguardo e ti saresti perdutamente innamorata dimenticandoti tutte le fatiche del parto, ma tu invece sei stanca, hai gli ormoni a palla e ti fa male ancora tutto il corpo, così ti chiedi se sei tu quella sbagliata oppure se tutte le mamme hanno passato la stessa cosa.
E no, non sto parlando della depressione post parto, che è ben altra cosa, sto parlando della normale fatica delle neo mamme.
Non preoccuparti, lo abbiamo passato tutte questo momento di smarrimento e di terrore.
L’incontro con il nostro bambino è un passaggio delicato e noi siamo vulnerabili, aperte, profondamente in contatto con la perdita ma anche disponibili ancora una volta a farci nutrimento e culla per il nostro bambino. Proseguiamo tutte per tentativi ed errori, a piccoli passi, a suon di pianti e notti insonne.
Se non sei sola, se puoi affidarti, se c’è qualcuno che ti sta vicino, non temere saprai imparare dal tuo bambino, saprai prenderti cura di lui. E’ il bambino che ti insegnerà come fare, è lui che ti racconterà a modo suo di cosa ha bisogno per crescere bene. Tu dovrai solo imparare ad “Ascoltare”. Ecco che torna di nuovo preponderante l’ascolto ed il bisogno di fidarsi, fidarsi di lui, fidarsi di te e del vostro rapporto.
Se ti chiedi come si fa ad imparare ad ascoltarlo, tranquilla non è così difficile come sembra. Intanto ci vuole un tempo lento, il tempo della cura è un tempo fatto di attese e di silenzi.
Ci vuole disponibilità e curiosità. Il neonato ha bisogno di contatto, di presenza, di contenimento e di nutrimento e con nutrimento non intendo solo latte.
Se vuoi apprendere strumenti utili alla relazione con il neonato puoi intraprendere un percorso di Parent Training, dedicato alle mamme o mamme e papà, di bambini tra 0 e 6 anni.
- Insieme capiremo come utilizzare il contatto, la voce ed il corpo per comunicare con il bambino, per consolarlo e per aiutarlo nelle varie fasi di crescita.
- Impareremo ad usare il massaggio infantile per entrare in contatto profondo con il bambino e nutrire il suo bisogno di contenimento,
- Impareremo in che modo la voce può diventare uno strumento efficace e potente per calmare il bambino e per raccontarli il mondo, sintonizzandosi con i suoi bisogni emotivi e di comunicazione.
- Impareremo l’uso delle ninne nanne e di altre canzoni gioco che aiuteranno il bambino ad acquisire famigliarità con il linguaggio e seguire i ritmi della comunicazione, giocando e divertendosi.
- Gestire i primi distacchi, l’inserimento al nido, la babysitter
- I capricci, il pianto e le crisi di rabbia
Se hai ancora dei dubbi o perplessità affrontiamoli insieme, risponderò a tutte le tue domande fissando la call conoscitiva che ti ricordo è gratuita.